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Come funziona il bagno di gong

bagno di gong

Viviamo in un mondo sempre più stressante, in cui la ricerca di metodi efficaci per rilassarsi e ritrovare l’equilibrio interiore è frenetica quasi quanto le giornate che viviamo.

Con queste premesse, anche concetti come benessere e rilassamento, almeno in occidente, vengono vissuti in modalità fast food, quando non diventano addirittura performativi.

In questo contesto, che non amo particolarmente, ha preso piede la pratica del Sound Healing, e in particolare il bagno di gong.

So che sono partita criticando le modalità, ma penso che la recente popolarità di queste pratiche sia positiva, perché permette a chi cerca un’immersione più profonda di trovarla: anche generalizzare non è corretto.

Ma come funziona esattamente il bagno di gong e quali sono i suoi benefici? Dal rilassamento profondo alla riduzione dello stress, dal miglioramento del sonno alla stimolazione del sistema immunitario, i benefici del bagno di gong sono innumerevoli.

Cos’è il bagno di gong?

Il bagno di gong è una pratica di meditazione sonora in cui vengono utilizzate le vibrazioni di uno strumento antichissimo e sacro: il gong.

Durante un bagno di gong, i partecipanti si sdraiano o si siedono in una posizione confortevole mentre il suono del gong riempie lo spazio circostante, avvolgendoli in una coccola di suoni armonici e vibranti.

Le onde sonore del gong penetrano nel corpo e nella mente, sciogliendo le tensioni, riducendo lo stress e inducendo uno stato di profonda rilassatezza e consapevolezza.

Questa esperienza immersiva non solo favorisce il rilassamento fisico e mentale, ma offre anche l’opportunità di esplorare i recessi più profondi della propria coscienza e connettersi con l’essenza più autentica del sé.

bagno di gong

Perché fare un bagno di gong?

Magari ne hai sentito parlare, vorresti provare la meditazione e non sai da cosa iniziare, e la vibrazione del gong ti attira per qualche strano motivo.

Prima di tutto, lascia che ti confermi che il gong è uno strumento affascinante: la sua sola presenza riesce a riempire l’intero spazio circostante di un’aura di sacralità.

Se hai curiosità verso la pratica del bagno sonoro, forse sono di parte, ma ti consiglio di seguirla e vedere dove ti porta.

Se invece sei ancora indeciso, ecco i motivi per cui una pratica di questo tipo potrebbe farti bene.

Rilassamento profondo del corpo e della mente

Le vibrazioni degli strumenti usati nel sound healing, e in particolare quelle del gong, portano il corpo a uno stato di estremo rilassamento.

Le onde sonore del gong, diffuse dalla sua oscillazione, entrano in contatto con il tuo corpo e gli donano un massaggio profondo, che scioglie le tensioni muscolari.

In questo modo, le frequenze del suono permettono di migliorare il sonno e di abbassare notevolmente i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.

Al termine di un bagno sonoro, non è raro sentirsi così rilassati da essere quasi su un altro pianeta e avere la sensazione di essere molli, come dopo un massaggio fisico, anche se l’operatore sonoro non tocca i riceventi.

Ma non è solo il corpo a ritrovare una dimensione di relax: il suono magmatico del gong conduce la mente a uno stato di quiete, in cui abbandona il controllo.

Non sempre questo passaggio è automatico: siamo così abituati a essere sempre all’erta, anche quando dormiamo, che può risultare difficile lasciar andare la presa.

Questo può causare resistenze o frustrazione, ma ti consiglio di restare in ascolto delle tue sensazioni e darti tutto il tempo di cui hai bisogno per entrare in contatto con il suono.

Se dovessi metterci più tempo di qualcun altro, o più di quello che pensavi ti sarebbe stato necessario, non fartene una colpa: accogli questa lentezza e procedi per gradi.

Non è una gara e non esistono standard performativi, quando si riceve un bagno di gong.

Accogliere le emozioni e la spiritualità

Durante un bagno sonoro con il gong o altri strumenti, può esserci un rilascio emotivo: la mente, più calma, è in grado di riconoscere e accogliere le emozioni generate dai suoni e dagli armonici generati nella sessione.

Il livello di autogiudizio si abbassa e lascia spazio a una maggiore consapevolezza e pace interiore.

Tutto questo funziona anche per chi ha difficoltà a darsi il permesso di provare ed esprimere le emozioni, perché il suono accelera il percorso verso l’accoglienza di sé.

Insieme alle emozioni, si entra in contatto con una parte di sé più spirituale, che non è intesa come l’aderenza a una tradizione religiosa, ma come il divino interiore: la parte più saggia e consapevole di noi.

In questo contatto, è possibile accedere a risorse interne che a volte neanche sospettavamo di avere, favorendo così l’autodeterminazione.

Un appuntamento con te stesso/a

Siamo bombardati e bombardate da contenuti da parte di influencer che non iniziano la giornata se non fanno almeno 40 minuti di yoga, meditazione, skincare routine e tisana depurativa, e poi continuiamo la nostra giornata folle in cui fermarsi a fare la pipì sembra un lusso.

Sentendoci in colpa, ovviamente.

Non serve alzarsi alle 5 del mattino per stare bene (a meno che il tuo corpo non lo richieda e tu ti senta felice nel farlo, ovviamente), ma anche solo un appuntamento periodico con la cura di sé è tantissimo.

I momenti che ti dedichi per la pratica sonora sono un atto di amore verso di te, e molto probabilmente ne hai bisogno, come tutti.

bagno di gong

La differenza tra bagno sonoro e bagno di gong

Finora ti ho parlato di bagno sonoro e bagno di gong, forse dando per scontata la differenza tra i due termini.

In realtà, è molto semplice: tutti i bagni di gong sono bagni sonori, ma non tutti i bagni sonori sono bagni di gong.

Nel soundbath generico, gli strumenti che si possono usare sono moltissimi: campane di quarzo, tibetane, tamburo, voce, e anche il gong (o un mix di questi).

La differenza sostanziale la fa il tipo di vibrazione che viene generato dallo strumento, che può essere più o meno gradito, in base ai tuoi gusti, ma ti darò un’opinione molto poco popolare: quello che fa davvero la differenza è l’intenzione del facilitatore.

Idealmente, chi conduce potrebbe suonare anche le pentole e i coperchi, se lo fa con un’intenzione in armonia con le energie di chi riceve. L’avresti mai detto?

Vuoi provare un bagno sonoro con me? Scopri la data del mio prossimo bagno di gong.

Ciao! Sono Sara Usai e sono Professional Coach, Vocal Coach e Sound Healing Master Trainer.

DAL BLOG

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